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«"L'ultima lettera" è una sorta di autobiografia contenuta in venti racconti, talora brevissimi; schegge di vita che tracciano un profilo volutamente incompleto e talvolta contraddittorio di me stessa. Non ne esco particolarmente bene; non era quello il mio scopo. Il mio scopo, l'unico che abbia mai davvero avuto da quando scrivo, è dedicare un libro alla mia migliore amica, morta in giovanissima età. Quando ho capito come la mia vita sia stata plasmata persino dalla sua assenza, mi è sembrato naturale ristabilire un ordine nei ricordi, individuare nel percorso compiuto una verità più profonda, concedermi l'opportunità catartica di gridarla a gran voce - perché questo significa scrivere di se stessi. L'ultima lettera è una sorta di vassoio di tartine della memoria da condividere idealmente con chi, in fondo, non mi ha mai lasciato.»